Incredibile, ma vero. E' da ripetersi una partita

GINESTRA 13 MARZO 2011. CALCIO SECONDA CATEGORIA.OLTRE AL DANNO, LA BEFFA. IL GINESTRACANDIDA DEVE RIPETERE LA PARTITA CONTRO IL BELLA. LO SCORSO 20 FEBBRAIO DURANTE LA PARTITA BELLA-GINESTRACANDIDA, L'ALLENATORE DELLA SQUADRA VULTURINA E' STATO COLPITO AL VOLTO DA UN GIOCATORE NON FACENTE PARTE DELLA SQUADRA.
Ripacandida-Ginestra.
Incredibile, ma vero. E' da ripetersi una partita, durante la quale, un allenatore viene colpito al volto da una testata da un giocatore avversario (che non era nella distinta, era entrato in campo dall'esterno) e si accascia a terra, l'arbitro sospende la partita e manda tutti negli spogliatoi. Questo fatto di violenza è successo lo 20 febbraio a Bella durante la partita di seconda categoria tra G.R.Bella-Ginestracandida. la partita viene sospesa all'80' ( il Ginestracandida conduceva per 2-1)perchè una persona non autorizzata entra in campo e con una testata colpisce l'allenatore del Ginestracandida, Michele Lettieri procurandogli una ferita lacero-contusa all'interno dello zigomo (rilevato dai medici dell'ospedale di Melfi, ricoverato subito dopo la partita e dimesso la sera alle 20). Da ricordare che la partita si è disputata senza la presenza delle forze dell'ordine! Il giorno dopo, il Ginestracandida ha inviato alla F.I.G.C. una vibrata protesta per questo atto di violenza perpetrato ai danni del proprio allenatore. In settimana la società vulturina ha ricevuto anche le scuse da parte del Sindaco di Bella e dello stesso giocatore, autore della violenza. La squadra locale non si è fatta sentire, anzi ha fatto ricorso, accolto dal giudice sportivo riunitosi lo scorso 11 marzo che ha deciso di far ripetere la partita e di far disputare le prossime due gare interne del Bella a porte chiuse, ha inflitto una multa di Euro 300,00 ed ha disposto la restituzione della tassa reclamo.
Ecco come il giudice sportivo è giunto a questa decisione:letto il referto arbitrale;
Considerato che dal supplemento di rapporto emerge che al 35° del s.t. mentre la squadra di casa si apprestava a battere un calcio d’angolo, dalla panchina della squadra ospite veniva richiamata l’attenzione del D.G., il quale voltandosi notava Lettieri Michele, dirigente accompagnatore ufficiale della squadra, riverso a terra e, nel contempo, una persona, probabilmente l’autore dell’atto violento, non identificata ma riconducibile alla squadra di casa correre fuori dal terreno di gioco e dall’impianto sportivo;
Constatato che, mentre  il malcapitato giaceva a terra in stato confusionale, toccandosi lo zigomo destro vistosamente arrossato, veniva soccorso con apprensione dai calciatori della sua squadra mentre i tesserati della squadra di casa esortavano con minacce i calciatori del Ginestra a riprendere la gara;
Ritenuto che le medesime minacce venivano rivolte per alcuni minuti al D.G., il quale dopo aver cercato di riportare la calma, verificata l’assenza della Forza Pubblica, decretava la sospensione definitiva della gara, temendo per la propria incolumità e per quella della squadra ospite;
Atteso che il D.G., mentre rientrava negli spogliatoi, veniva accerchiato da alcuni calciatori e da un dirigente del Garnet Red Bella, non identificati, che reiteravano le minacce nei suoi confronti;
Rilevato che il D.G., preoccupato per la propria incolumità contattava telefonicamente i Carabinieri che giungevano dopo quindici minuti sul posto riportando la calma, consentendogli di uscire dall’impianto sportivo senza problemi;
Considerato che il comportamento dei tesserati del Garnet Red Bella si è esplicato in un atteggiamento intimidatorio senza far uso di violenza fisica nei confronti del D.G., il quale non ha fatto uso di tutti i mezzi a sua disposizione per riportare l’ordine, quali avvisare con fermezza i capitani delle squadre che la gara sarebbe stata sospesa qualora le intemperanze fossero proseguite, ammonire, espellere o allontanare qualche calciatore o dirigente;
Verificato che dal supplemento di rapporto emerge un timore soggettivo del D.G. tale da non giustificare l’oggettiva impossibilità di proseguire la gara adottando il provvedimento di sospensione definitiva della stessa.
delibera di accogliere il reclamo presentato dalla società Garnet Red Bella e, per gli effetti, dispone la ripetizione della gara, rimettendo gli atti alla Segreteria del C.R. Basilicata per i provvedimenti di competenza;
di comminare, ai sensi dell’art. 18 comma 1 lett. d, l’obbligo a carico della società Garnet Red Bella a disputare 2 gare sul proprio campo a porte chiuse;
di infliggere, per responsabilità oggettiva, l’ammenda di € 300,00 al Garnet Red Bella, per quanto riportato.
di disporre la restituzione della tassa reclamo.
Il vice presidente del Ginestracandida, dott. Donato Potenza è infuriato su questa decisione presa dal giudice sportivo, tenuto conto di quanto scritto dall'arbitro: " Con questa sentenza scandalosa le squadre non sono per niente tutelate dai vertici federali e dalla giustizia sportiva. Come al solito, prima di prendere una decisione drastica verso una società che commette violenza gratuita, dobbiamo sempre aspettare che ci scappi il morto su qualche campo sportivo. Ma non finisce qui!!!" Il giudizio di un tifoso,Francesco Averbene da Venosa è significativo: "purtroppo questa è la società in un cui viviamo, vuota di valori, idee, conoscenze, di regole, è come un albero mangiato al suo interno dai vermi, dal di fuori sembra fortissimo e che nessuno possa buttarlo giù ma poi se osservi con più attenzione ti accorgi del marciume che vi è al suo interno, e cosi è la nostra società".
Lorenzo Zolfo
la foto ritrae l'allenatore del Ginestrtacandida Michele Lettieri, vittima della voilenza dello scorso  20 febbraio subito a Bella.