Nemoli-Flacco Venosa 4-5.

Calcio a 5 SERIE C Donne.  IL FALCO VENOSA CORSARO A NEMOLI, VITTORIA SUL CAMPO ESTERNO PER 4-5. Rinaldi trascina la squadra verso un più che meritato secondo posto.
  F.C. NEMOLI         4
FLACCO VENOSA 5
Flacco Venosa: Martino, Sciarrillo, Bochicchio, Centrone, Occhionero, Checa, Rinaldi. All. Massimo Curatella.
F.C. Nemoli: D’Amato, Franco, Mastroianni A.,Carlomagno, Annuzzo, LaBanca, Albanese, Papaleo, Sangiovanni, Mastrioanni M, All. Roberto DiLascio.
La gara inizia con le venosine in un ottica di basso consumo energetico vista la panchina corta e così cercano di studiare le proprie avversarie che timidamente si affacciano tra i pali ottimamente difesi da Martino. Siamo al 4’ quando Rinaldi riceve palla e magicamente la fa sparire  tra le tre avversarie poste da Di Lascio a sua marcatura trovandosi  a tu per tu con il portiere Nemolese, la numero di dieci di Mister Curatella non sbaglia firmando l’1-0. Pochi minuti ed il Nemoli si trascina in avanti e la Sangiovanni  inceppa su Martino cadendo in aria di rigore per il direttore di gara si tratta di calcio di rigore, Martino intuisce ma la palla va in rete. Ristabilita la parità le Flacchine umilmente iniziano nuovamente il loro gioco, la fallosità del Nemoli è l’arma vincente di mister Curatella. Infatti è solo l’8’ quando dalla sinistra le Flacchine su punizione fanno partire con Checa lo schema soprannominato il “Trenino”,  le nemolesi restano ancora una volta incantate e subiscono nuovamente lo svantaggio. Ma la squadre di mister Di Lascio non molla e spinge ancora, e su ottima difesa in 4/4  delle venosine poiché questa volta godono anche della fase di copertura della Rinaldi, riescono a guadagnare soltanto calci d’angolo. Sono questi i punti deboli della squadra di Curatella ed infatti La Banca sfugge a Sciarrillo e pareggia i conti. Il Flacco non ci sta, e dopo il time out, Rinaldi prende in mano la direzione della gara e cosi palla a piede si costeggia tutta la fascia sinistra concentrando su di se tutta la squadra avversaria  che si dimentica di Checa sulla destra, la quale rapidamente viene servita dalla fantasista del Flacco, ecco che la goleatrice Venosina di prima rimette palla al centro area dove Centrone compie uno dei gesti atletici più belli del campionato e di tacco riporta la Flacco il vantaggio. Il Nemoli è in gran forma e si vede ma lo è anche Martino che dice molte volte no alla Sangiovanni e compagne. Ancora una volta l’aggressività della squadra di Di Lascio elogia la bravura su calcio da fermo delle Flacchine che su punizione dal limite vanno al doppio vantaggio esattamente al 26’ ma pochi minuti dopo esattamente allo scadere del primo tempo il Nemoli accorcia lo svantaggio.  Inizia il secondo tempo e mister Curatella coadiuvato dal suo vice Perrotta ritrovano una pedina importante per la loro squadra, si tratta di Sciarrillo la quale entra in campo al posto di Centrone con una motivazione mai vista. Infatti la numero due del Flacco non lascia tregua alla difesa del Nemoli costretta a rincorrerla le più delle volte, in particolar modo quando scatta dalla sua difesa correndo parallelamente alla sua compagna Rinaldi che salta con un elegante numero ben tre avversarie e gli serve un millimetrico assist sul secondo palo, questa volta Sciarrillo non fallisce ed allunga il vantaggio. La partita ora si mette sullo scontro fisico ed ecco in campo il capitano Bochicchio pronto a farsi martire delle spinte e dei calci non puniti della Papaleo, brave le Nemolesi a cogliere l’unica distrazione delle Flacchine al 50’ accorciando le distanze ancora una volta. E questa la chiave di svolta della partita, infatti Rinaldi guarda i suoi mister in panchina e con uno sguardo ed un sorriso d’astuzia fa capire” ora ci penso io.” La numero dieci prende palla ed inizia a danzare sul fallo laterale nessuna calciatrice di mister Di Lascio è in grado di rubargli palla, ed il gioco si ripete ciclicamente tra rimesse e i numeri della fantasista di mister Curatella. Il successo e la voglia di rivincita hanno permesso alle Flacchine di assicurarsi il secondo posto e di lanciare il guanto di sfida alla capolista ribandendo che la fortuna o meglio la sfortuna tange prima o poi tutti, e che loro ormai hanno già pagato dazio con numerosi infortuni.