violenza durante una partita di 2^ categoria G.Bella-Ginestracandida.

CALCIO SECONDA CATEGORIA. BELLA 20-2-2011.Garnet Red Bella- GinestraCandida SOSPESA AL 75’ PER ENTRATA IN CAMPO DI UNA PERSONA CHE COLPISCE L’ALLENATORE DEL GINESTRACANDIDA MICHELE LETTIERI. L’ARBITRO FISCHIA LA FINE DELLA PARTITA. I DIRIGENTI DEL GINESTRACANDIDA SCRIVONO AL PRESIDENTE DELLA FIGC RINALDI ED AI SINDACI DI BELLA, RIPACANDIDA E GINESTRA. NON C’ERA LA FORZA PUBBLICA.
Ripacandida.
Quanto successo la scorsa domenica a Bella, durante la partita di seconda categoria tra G.R.Bella-Ginestracandida rientrerà negli annali della…violenza. Verso la fine della partita entra in campo una non autorizzata della squadra locale e colpisce con una testata al volto l’allenatore del Ginestracandida, Michele Lettieri, che cade a terra. L’arbitro che in quel momento aveva accordato una punizione al Ginestracandida al limite dell’area avversaria, non vede la scena, ma vede una figura umana che se ne scappa dal campo a tutta velocità. Si avvicina all’allenatore del Ginestracandida, resosi conto del danno procurato da questa persona, fischia la fine della partita. Fino a quel momento il Ginestracandida conduceva per 2 a 1. Michele Lettieri ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale di Melfi che gli hanno riscontrato una ferita lacero-contuso all’interno dello zigomo. Solo verso le ore 20 ha fatto ritorno a casa. Intanto i dirigenti hanno preso carta e penna ed hanno inviato una lettera-denuncia di quanto accaduto al presidente della FIGC Calcio, Pietro Rinaldi ed ai Sindaci di Bella, Ripacandida e Ginestra. Ecco il contenuto di questa lettera: “
Egregi Signori, altro che sport e civiltà; l'ultima domenica calcistica ha regalato un altro pezzo di vergogna e questa volta protagonista è il mondo del calcio dilettantistico dove ormai c’è chi si arroga il diritto di alzare le mani, di sputare, di minacciare, di attuare ogni forma di violenza nei confronti di avversari, arbitri, assistenti.
E’ successo ieri domenica 20 febbraio 2011 sul campo di Bella, partita di Seconda Categoria Lucana, ove dal primo minuto gli ospiti del Ginestra-Candida sono stati bersaglio di continue minacce e intimidazioni ingiustificate. Continue e ripetute frasi minacciose rivolte a giocatori e dirigenti che miravano in modo chiaro ed inequivocabile all’incolumità fisica di tutti.
Com’è possibile poter giocare e divertirsi in un clima insopportabile e pesante con continue ingiurie e minacce? Il tutto aggravato dalla totale assenza della Forza Pubblica e dal facile ingresso nel terreno di gioco e negli spogliatoi di gente comune definibile come autentici animali da stadio (non si potrebbe definirli certamente dei tifosi!!!), i quali asserivano più volte “di essere scesi oggi giù al campo dal paese soltanto per venire a menare le mani addosso ad alcuni dirigenti o giocatori della squadra ospite….”
Nonostante non vi fossero neanche le minime condizioni di sicurezza per far iniziare quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla partita di calcio, la gara è iniziata ma già alla fine del primo tempo la squadra ospite è stata costretta a rinchiudersi negli spogliatoi per le continue minacce e intimidazioni. Solo dopo l’intervento da parte di alcune persone e dirigenti (di buon senso!) da parte di ambedue le squadre, è iniziato il secondo tempo, anche se due persone continuavano a minacciare e affermare che al dirigente Lettieri Michele della squadra ospite gliel’avrebbero fatta “pagare” e che non sarebbe tornato a casa incolume.
Difatti ad una decina di minuti dalla fine con il Ginestra-Candida in vantaggio per 2-1, alcune persone entravano tranquillamente in campo dalla porta principale (cancello aperto dai dirigenti in campo), transitavano senza problemi davanti la panchina della squadra locale senza che il loro Presidente facesse assolutamente nulla per fermarli e, anzi, incitandoli alla violenza, si recavano con ostentata sicurezza e tranquillità verso la panchina avversaria. Un certo Angelo A. si avvicina al dirigente Lettieri e gli molla una testata sullo zigomo, provocandogli forte dolore e costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso. L’aggressore se ne tornava assieme ad altre persone estranee velocemente sugli spalti, aiutato dai giocatori e dai dirigenti in panchina della squadra locale ad uscire nuovamente dal cancello principale. Il tutto visto in modo chiaro e netto anche dai tifosi assiepati sugli spalti dove addirittura anche gli stessi tifosi locali del Bella se ne vergognavano e condannavano senza mezzi termini il gesto di Angelo A., lasciato entrare in campo senza problemi. Inoltre Angelo A. durante il suo tranquillo cammino di ritorno verso gli spalti ridicolizzava gli avversari e rivolto alla tribuna esaltava il suo gesto violento e ingiustificato, tornandosene con il suo bel trofeo della missione finalmente compiuta e portata a termine. Ma di cosa stiamo parlando? Di una partita di calcio? Ovviamente l’arbitro dopo alcuni minuti dall’accaduto ha deciso di sospendere la gara poiché mancavano le necessarie e minime condizioni di sicurezza. Solo dopo una mezz’ora è giunto sul luogo la Forza Pubblica. A nostro parere bisogna anche ringraziare il fatto che per la prima domenica di questo campionato per la squadra del Ginestra-Candida non erano presenti gli innumerevoli tifosi che generalmente seguono la squadra, altrimenti non vorremmo neanche minimamente pensare a cosa sarebbe potuto accadere.
Il Sig. Angelo A. ricordiamo che nella partita di andata svolgeva il ruolo dell’assistente dell’arbitro e quindi sembra essere riconducibile anche alla dirigenza della squadra locale. E’ questo l’esempio dei dirigenti di questa squadra? Tutti possono sbagliare, noi non siamo qui a condannare e ad affermare di non aver mai commesso errori nelle partite. Anche noi abbiamo subito multe per comportamenti scorretti ma certamente non ci siamo mai permessi di creare clima intimidatorio e minaccioso a tal punto nei confronti delle squadre ospiti o permettere a certe persone di compiere simili gesti. Confidiamo in una punizione esemplare per la squadra del Bella e soprattutto non saremo disposti certamente a ripetere o continuare la partita su quel campo, pena anche l’eventuale estrema decisione di ritirare la squadra dal campionato. Nel frattempo la magistratura speriamo faccia il suo corso nei confronti di Angelo A. visto e considerato che il Sig. Lettieri ha dovuto far ricorso alle cure mediche dell’ospedale e a far avviare una denuncia alle Autorità competenti nei confronti dello stesso. Dispiace tantissimo che alla fine una bella comunità come quella Bellese debba essere tacciata e configurata, per colpa di alcuni stupidi, come gente violenta e inospitale.
La nostra è una denuncia agli organi federali e alle autorità competenti come ancora al giorno d’oggi ci si trova a dover disputare delle partite di calcio, in particolare su campi secondari e di categoria minore, in condizioni di totale abbandono e inciviltà.
Confidando in una Vostra forte presa di posizione e di pronta risoluzione dei problemi, porgiamo distinti saluti”.
Lorenzo Zolfo
La foto ritrae il mister Lettieri del Ginestracandida, a fianco il presidente Labriola.