VOLLEY SERIE C MASCHILE. 19 NOVEMBRE 2011. VENOSA. ALLA PRIMA LA NEO PROMOSSA MASTURZO PALLAVOLO VENOSA PERDE CON ONORE CONTRO IL SAPRI.Venosa
La prima di campionato di pallavolo maschile di serie C maschile è iniziata lo scorso 19 novembre. La neopromossa Masturzo Pallavolo Venosa, nella palestra dell'IISS "E. Battaglini", si è confrontata con il Volley Citra Sapri. Ha perso 3-0 dopo circa un’ora e mezza di gioco. I ragazzi del tecnico Minutiello, decimati da diverse assenze, nel corso dell'ultimo allenamento, hanno dimostrato di subire la tensione di fronte quella che, per la quasi totalità degli atleti, risulta essere la prima esperienza in un campionato regionale. Infatti, due tra i pochi atleti che in passato hanno militato in campionati di serie C, purtroppo, non sono stati ancora recuperati.
Ad oggi l'organico risente ancora di assenze pesanti, atleti questi determinanti per un attacco per certi versi ancora immaturo. “Tuttavia ricordando l'esperienza della passata stagione, riferiscono i dirigenti-giocatori del sodalizio sportivo-anche questa all'insegna delle assenze importanti, siamo fiduciosi di riuscire ancora una volta a dimostrare di volercela giocare e di non spaventarci di fronte ad avversari che ormai da tempo militano in Serie C e quindi sulla carta sono ampiamente i favoriti. Ancora una volta agli atleti della Pallavolo Venosa viene chiesto di dimostrare con caparbietà che nessuno è indispensabile e che la forza di una squadra sta, prima che nei singoli, nella comune volontà di un gruppo di far bene.
Scendere in campo con il medesimo obiettivo: vincere la partita!, anche di fronte ad una indiscutibile superiorità dell'avversario. A partire dall'allenatore, ai titolari, alle riserve fino ai non convocati e a coloro che per infortuni o motivi di varia natura sono impossibilitati a prender parte alla gara, tutti insieme cercheremo di dare il nostro contributo per garantire lo svolgersi di una bella gara, nella speranza di riuscire a coinvolgere ed appassionare un pubblico che speriamo essere caloroso e numeroso”.
Lorenzo Zolfo
